Tre scuole in quattro sedi diverse per un totale di 8 classi per 4 teams di ragazzi del “Galilei”. Una vera e propria avventura tra tanti volti, voci e sorrisi di bambini e giovani ragazzi! Questa trasferta ci ha offerto una nuova modalità di lavoro: le classi con le quali abbiamo lavorato erano miste: metà classe era composta da ragazzi della quinta e l’altra metà da quelli di prima media. Nel momento in cui abbiamo detto di dover fare un viaggio senza valigia ci hanno risposto:
“Un viaggio può essere senza valigia solo se è corto”
”Non è importante la meta, ma il viaggio”
”È meglio suicidarsi che affrontare il viaggio dei migranti e arrivare in Italia dove vieni trattato malissimo.”
Alla domanda: Se dovessi partire per un viaggio senza valigia cosa porteresti?
Rispondono
– Dietro mi porterei dei soldi, così dopo li potrei fornire alla mia famiglia e comprare del cibo;
– La foto di mio zio che è morto;
– Corde e moschettoni;
– Lo spray antimeduse e il libro delle giovani marmotte dove trovi tutta la natura;
-Cellulare (circa la metà della classe)
E quali ricordi vorresti tenere stretti?
– Le voci dei miei familiari;
– La frase che mi diceva sempre mio nonno;
– La voglia e la volontà di esplorare;
– La diversità;
– Il sapore del rosmarino di zia;
– il dolore dei tentacoli delle meduse.
Guardando la foto di un barcone le reazioni sono state numerose:
“C’è più gente lì che in Italia “
“Mi sento stretta come una mummia!”
“Mi sono ricreduta su molte cose… Ma non trovo le parole per dirlo!”
“Ma non potrebbero fare le barche un po’ più grandi?”
“Chi decide i prezzi?”
Mentre si legge la Carta di Lampedusa:
“Ma perché… oggi non c’è la libertà di movimento?” (con tono stupito, quasi incredulo)
E nella loro carta dell’accoglienza hanno scritto…
-Donare Abiti
-Cucinare cibi semplici
-Curare
-Giocattoli
-Materiale scolastico
-Indicargli un negozio economico
-Aiutare un nuovo compagno straniero parlandoci e facendolo integrare con la classe.
Alla fine una ragazza ha raccontato che la madre, che fa parte di una organizzazione, salva i bambini da case abbandonate in Africa dov’è c’è la guerra, poi vengono adottati.
Una giornata piena di emozioni…ecco alcuni momenti fotografati.
{gallery}UN VIAGGIO SENZA VALIGIA TERZO INCONTRO IC PINOCCHIO MONTESICURO{/gallery}