ANCONA – ˊAi e robotica al servizio dell’umanitàˊ, grande successo per l’iniziativa del ciclo di marzo. Tanti gli anziani che si sono presentati a scuola per assistere alle lezioni tenute dai nostri studenti. Uno di loro, è Mattia Gabbanelli: «Gli studenti anziani hanno sicuramente tanto da imparare, sono bravi e volenterosi, è importante far conoscere loro la tecnologia e i suoi pericoli. L’utopia è arrivare a una completa digitalizzazione. Essere insegnante? È più impegnativo che essere allievo – dice il nostro Mattia – È complesso trasmettere dei concetti a qualcuno ma è interessante provarci almeno una volta».
Marica e Sauro sono seduti sui banchi della 4A: «I ragazzi ci stanno insegnando ad usare le mappe di Google, a cercare ristoranti, a fare un percorso. Ho deciso di iscrivermi – commenta Sauro, 76 anni – per non incappare in truffe sul web. I ragazzi sono bravo, sono contento di partecipare». Marica, 80 anni, vicino al telefono tiene un taccuino con i vari appunti: «Oggi stiamo ripassando le cose fatte ieri. Abbiamo toccato tanti argomenti, sono soddisfatta».
Gli alunni adulti fanno domande e i ragazzi rispondono illustrando loro i rischi e i vantaggi del web. Il professor Simone Frontini, referente del progetto e vicepreside del Galilei: «L’incontro, in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, avvicina i nonni ai social e all’alfabetizzazione digitale. L’attività – continua – è al suo secondo step, il primo ha già riscosso molto successo. Ecco perché abbiamo pensato di prolungarla pure in aprile (prenotazioni tramite Eventbrite)».
Carmen Carotenuto, Cisl: «Insieme al Galilei abbiamo dato vita al laboratorio sull’importanza dell’intelligenza artificiale e della robotica al servizio dell’umanità. È durante la pandemia che abbiamo capito quanto possa essere importante usare il digitale. È utile parlarne agli anziani e alle nuove generazioni, dato che il mercato del lavoro è in evoluzione e usa moltissimo le nuove tecnologie. Gli anziani hanno difficoltà nell’approccio al digitale e solo 1 su 5 sa navigare bene in rete. La gran parte di loro ha difficoltà nell’utilizzo e può incappare in problematiche visto che il digitale è sempre più presente anche nei rapporti con le pubbliche amministrazioni».